Peripoli 50 VAI - Monferraglia - 2021
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Siamo nel peggiore anno che il genere umano potesse vivere da quando ci sono anch'io, il 2020: UN INCUBO.
Sono di nuovo nella merda col lavoro, cassintegrato da dieci mesi senza scampo, se non morirò di Covid-19 morirò comunque di fame.
Nei mesi di lockdown ed in quelli di inattività lavorativa ho creato di tutto, tranne i soldi.
Come ho specificato nei progetti precedenti, mio figlio si è uniformato alla massa di imbecilli suoi pari ed invece di sfruttare le possibilità che gli ho offerto in campo moto e kart, da un bel po' sta con la faccia spiaccicata sul telefonino h 24.
Lo so che non è colpa sua se è un deficiente ma neppure colpa mia: è la vita. Ho sprecato tempo e risorse.
Come spesso ripeteva un simpatico titolare di una officina autorizzata che seguivo come ispettore, era meglio se "quella volta" mi fossi masturbato.
Ma veniamo al progetto: il mio amico Giulio "Bacco" è un fanatico della "Monferraglia", simpatica manifestazione dedicata a ciclomotori monomarcia che si tiene periodicamente dalle parti di Casale Monferrato (AL).
Monferraglia è un raduno di appassionati goliardico non competitivo aperto ai soli possessori di ciclomotori rigorosamente monomarcia ed in regola con Il Codice della Strada. Inoltre i partecipanti devono essere forniti di un bel paio di baffi, anche finti.
Per partecipare ti serve una "ferraglia": ciclomotore attempato che puoi preparare secondo regolamento ufficiale.
Siccome Giulio nell'ultima edizione ha incontrato qualche difficoltà in una non precisata salita sullo sterrato, mi ha commissionato di preparargli un motore BOMBA per la sua ferraglia Peripoli Vai, che monta un motore Franco
Morini M1 monomarcia frizione centrifuga ad aspirazione lamellare "controcorrente" direttamente nel carter. Manuale originale scaricabile cliccando QUI..
Il progetto non è facile: si tratta di motore fuori produzione da anni, anche se esistono ancora parecchi ricambi e parti speciali in ogni parte del mondo.
Le prestazioni richieste sono una smisurata potenza per poter smerdare la concorrenza nella ripida salita con a bordo un rider di appena 100 Kg, ma senza appuntire troppo la curva di coppia perché il rapporto di trasmissione è fisso ed il variatore non è presente su questo motore ne installabile.
La frizione centrifuga è l'unico aggeggio che deve gestire il carattere del motore.
Per ora ho in mano due motori completi, uno completamente di serie recuperato dai rottami e restato sommerso nell'acqua putrida per molti anni ed uno dotato
di cilindro Polini da 43 mm di alesaggio, che dovrebbe fare circa 60 cc, in parte è preparato bene ma in parte è fortemente pasticciato, sembra che ci abbiano lavorato due diversi personaggi: un tizio abbastanza preciso ed uno un po' pasticcione ed approssimativo.
La mia analisi preliminare evidenzia che:
- L'aspirazione lamellare nel carter lavora contro corrente, il flusso dei gas invece che verso i travasi ed il pistone è indirizzato all'indietro verso l'imbiellaggio. Orrore!
- L'albero motore ha i volantini a mannaia che lasciano ampio spazio nocivo nel carter pompa.
- La testa ha una camera di scoppio a nonsocomechiamarla che si usava nei Franco Morini negli anni 70 , quando noi prendevamo quelle teste e le buttavano direttamente nel pattume per sostituirle con le Minarelli che avevano lo squish e la piccola semisfera centrale.
- L'accensione è a puntine: una bega mostruosa, sì può andare direttamente all'inferno al momento che decide di dare scintilla una pedalata si ed una no.
- Lo scarico installato (after market) è sì un coso ad espansione ma ha un andamento a spirale che sembra un serpente schiacciato da una macchina in strada statale.
Il progetto prevede:
- Sostituire l'albero motore con uno racing a volantini circolari con i fori chiusi da tappi.
- Chiudere l'attuale condotto di aspirazione nel carter, aprirne uno nuovo nella direzione corretta, utilizzando un pacco lamellare a quattro petali al posto di quella merda a due che ha una sezione di passaggio sufficiente per un SHA14/12 ma non per un PHB21.
- Rimpiazzare la testa con una aftermarket a candela in asse e camera di scoppio corretta.
- Installazione di impianto di accensione elettronica, gentilmente fornita dal mio minicross, a volano interno praticamente privo di momento d’inerzia.
- Sostituzione ruote dentate della trasmissione primaria a denti inclinati con una a denti dritti , se reperibile. Altrimenti dovrò lavorare abbassando quella originale per ridurre le perdite per attrito.
- Fabbricazione ex novo di scarico o ad espansione con andamento il più rettilineo ed uniforme possibile.
- Revisione generale del motorino con sostituzione guarnizioni, cuscinetti e paraoli.
- Impiego di lubrificanti specifici sia per la trasmisisone che per la miscela, perché questo gingillo dovrà girare a 10.000 giri e nonostante la canna cromata la resistenza e la durata sono poco prevedibili.
Una delle più grosse beghe è lo spostamento dell'aspirazione sulla "schiena" dei carter.
Gli spessori ci sono ma gli spazi sono ristrettissimi, ci sarà da segare qualche pezzo di telaio.
Ho "adottato" il pacco lamellare di uno scooter Minarelli che ha quattro petali ed una sezione di passaggio doppia rispetto al coso originale.
Oltre a tutti questi fori, bisognerà anche tappare il precendente condotto di aspirazione.
Sto lavorando... gli intoppi non mancano:
Il cilindro arriva un po' in ritardo ed è una pugnetta: ha quattro travasi che sono più grandi di quelli originali, ho ricavato di fresa i condotti per i due travasi in piu nel carter, ma è impossibile far combaciare le due parti perchè gli spessori delle pareti non ci sono.
Alla fine mi tocca intregrare quello che manca con la resina epossidica, una procedura che non mi piace per niente.
La trasmissione primaria a denti dritti non esiste, quindi ci devo rinunciare. Il rotore dell'accensione va bene, ma lo scasso per la linguetta è parziale, devo lavorare di lima sottile e mente da orologiaio.
Infine la sostituzione delle molle della frizone centrifuga fa parte degli SPORT ESTREMI ma alla fine trovo il trucco e le molle ultra stiff sono al loro posto.
Dopo alcuni patemi dovuti alla fasatura della accensione il motore SBR è pronto, ora tocca al mio amico Giulio assemblare al sua FERRAGLIA.
Qui a sinistra il video del primo giro di prova, nella ciclistica mancano ancora un bel po' di particolari.
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