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Automotive Top Manager e successi commerciali
Uno dei dogmi dell'automotive che nessun MANAGER ammettrebbe mai perchè sconfesserebbe quell'aura di misticismo (diciamo pure di cagate) e di meriti (leggasi salario) in cui si avvolge quando è in auge, è che
I SUCCESSI COMMERCIALI RILEVANTI (quindi non frazioni di percentuali) in termini di margini e di numeri (ho scritto e perchè i pochi che ancora conoscono l'italiano capiscano) dipendono unicamente da due fattori:
Il prodotto nella sua veste estetica: un modello si vende perchè bello e piace (anche se in realtà è una macchina di merda)
Il fattore casualità, che nel caso del direttore vendite/commerciale sopra nominato si definisce culo.
Tutto il resto: management, marketing, pubblicità, televisione, prezzi, campagne del cazzo, foraggiamento di politici corrotti, ecc.ecc. è marginale od ininfluente.
Quando i dispensatori di incenso a pagamento (Marcello Sabbatini, mitico direttore di Autosprint dei tempi d'oro li chiamava "Leccobardi") nominano il "manager dell'anno" potrebbero premiarlo con una statuetta riproducente un culo (magari di bronzo).
La storia del mondo dell'auto è costellata di "condottieri" scaltri ad appuntarsi sul petto medaglie di merito per eventi fortuiti o casuali: grandi managers che una volta passati ad altro padrone sono scomparsi nel limbo (ad esempio un signore basco dal nome comune che sembrava spaccare le montagne e solo per caso ha successivamente evitato anche il carcere).
Gli unici manager che non necessitano di meriti e si perpetuano in eterno sono quelli delle aziende pubbliche, riciclabili all'infinito, inossidabili, inaffondabili ed intattaccabli come i partiti politici loro sponsor.
Il suggerimento: il miglior direttore commerciale per l'azienda automotive è Arrigo Sacchi perchè ha culo ed è simpatico.
Forse è incompetente di automotive? Perchè quelli che avete pagato finora non lo sono?
B.Sforzini
Invaderemo gli USA con la "pippa"!
Sono stato recentemente in uno stato degli USA, certamente fra i più ricchi e popolati.
L'ho girato in lungo ed in largo per due settimane tanto da poter dire che ho battuto ogni strada asfaltata possibile.
Da specialista di automotive non posso mai sottrarmi all'osservazione di questo strano fantastico pianeta, tanto diverso dalla terra, perciò dopo poco ho individuato una "pippa".
Moto di sgomento: in mezzo alla più variegata impossibile massa di veicoli singolari vecchi e nuovi c'è anche sta roba.
Passano i giorni ed ogni tanto, raramente, ne intravedo un'altra: meno rare delle donne obese ma più frequenti degli ufo.
Per deformazione professionale ho fatto i conti della serva, ho contato otto esemplari di questo portento di car marketing, diciamo che non ho visto tutto il parco circolante dello stato perciò supponiamo pure che ce ne siano altre otto in giro.
Tralasciamo anche che un avvistamento nella capitale dello stato possa essere stato un doppione.
Moltiplichiamo i sedici esemplari per i 52 stati degli USA (anche se alcuni sono praticamente deserti, ma qui non facciamo caso ai decimali...) fanno 832 (ottocentotrentadue), anche se la mia carta da formaggio presentasse un fattore di errore del 1.000 % ci sarebbero in giro ottomila di queste cose.
Invasione degli USA?
Da chi veniva questa baggianata?
Fra tutti i grandi condottieri che hanno guidato nei secoli quel colossale tumore per la società, l'economia ed cittadini italiani che è stata l'azienda "ZAT", il genio della finanza vanta due record imbattibili:
Il più grosso presuntuoso incompetente globale di automotive ad ogni livello ed in ogni specialità.
Il più grosso sparatore di cazzate, sia come qualità che come volume complessivo.
PS: Ad onor del vero ho contato anche quattro o cinque Mini, ma non ricordo se "loro" avessero dichiarato di voler fare sfracelli e comunque questa è un'altra storia.
PPS: Ho anche visto senza contarle (altrimenti era un lavoro non un viaggio di piacere) qualche centinaio di inutili nuove Mustang, Camaro e Corvette... da moltiplicare eventualmente per i fattori di cui sopra.
BS 15/6/2014
Sono stato costretto ad alterare i marchi perchè nonostante i proclami non viviamo affatto in un paese democratico e la svolta autoritaria è una tentazione sempre più forte nei ranghi dell'industria e della finanza, vergognosamente avallata dalla politica.
IL TORMENTONE DELL'AUTO (tritare il ritornello)
Davanti alle telecamere per la solita pallosissima inconcludente intervista che non interessa nessuno tranne l'editore che spera di vendere qualche cent di inserzioni,
il direttore di qualchecosa della casa automobilistica di turno* sentenzia a proposito di uno dei tanti prodotti che fanno cagare e che nessuno si è sognato di comprare:
"...questa macchina non è stata capìta".
Caro direttore di qualchecosa, da questa sera puoi dormire sonni tranquilli:
Quelli che non hanno comprato quella "cosa" l'hanno capita benissimo!
*la massima aspirazione di qualsiasi produttore è di spacciare prodotti di merda agli incauti aspiranti clienti
Genialità e incompetenzaNel 1980 un genietto che serviva la Renault inventò "Porte aperte alla Renault", fu un successo senza eguali nella storia.
Nel 2014 (cioè 34 anni dopo) ci sono ancora pagatissimi cazzoni incompetenti senza talento ne idee che ogni maledetto weekend costringono i moribondi concessionari ad una pagliacciata che non attira più neppure gli extracomunitari affamati.
E li pagano pure.
Il magnifico attore Ted Danson svoge attività di local automotive marketing nel bellissimo film "Made in America" 1993 (c) Warner Bros
La farsa delle Rotatorie: un caso tutto Italiano
L'Italia, da paese con il record per numero di semafori inutili, eterogenei, fantasiosi, fuori da qualsiasi standard, praticamente uno per abitante, si è trasformato nel paese delle rotatorie (inutili, pericolose, fantasiose, fuori da ogni standard, assurde).
Nel mio ex mestiere stavo raccogliendo un campionari di foto di bestialità commesse in materia dai vari Comuni e mi chiedevo il perchè di tanto fervore in favore di opere viarie.
Detto fatto: le rotatorie anche quelle di 60 centimetri di diametro (allegherò foto) sono finanziate grassamente da contributi della Comunità Europea* (per ogni rotonda di nuova costruzione).
Così abbiamo autentici monumenti del costo di un grattacielo con pareti di cemento armato con profilo sagomato ad arte per uccidere, smembrare, fracassare gli arti a qualsiasi motociclista o ciclista possa incorrere in un incidente nei pressi, oppure provocare il maggior danno possibile ai veicoli convolti anche nel più banale sbaglio di corsia (viste a Faenza e sulla Marecchiese).
In alternativa ci sono dei "bugni" sull'asfalto come in via Martiri Fantini a Cervia ed un gruppo a Cesenatico sulla cui funzione è meglio sorvolare.
Siamo il paese dei milioni di leggi e di normative che nessuno è in grado di far rispettare, mi domando se ce ne fosse per caso una che riguarda le dimensioni minime, le forme, i materiali e la fattibiltà delle rotatorie.
Perchè se scivolo sul ghiaccio devo fracassarmi e morire contro un muro di cemento messo apposta in rotatora mentre potrei semplicemente insabbiarmi in una duna (di sabbia) senza farmi niente, come succede nei circuiti automobilistici ?
Questo vale anche per te, per i tuoi figli ed i tuoi cari.
* Un elefante cieco che non sa mai dove sparge la sua tantissma merda santa.
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Manager e Design del Prodotto. Colpa dei designers o colpa dei managers?
Quando, sovente, una vettura immessa sul mercato fa vomitare:
E' colpa del cliente che "non l'ha capita"?
E' colpa del designer, che ha dei problemi cognitivi, psichiatrici od altro?
E' colpa del presidente che pilota le risorse umane ed ha messo al comando della progettazione uno psicopatico?
E' colpa del direttore (grande scienziato dell'auto) che ha deliberato una proposta messa per scherzo da qualche burlone nel mazzo assieme quelle vere?
E' colpa del genio del marketing nonchè nipote del padrone?
Carrozzieri e Designers: La Miura ha moltissimi padri, l'Arna è orfana
Se andiamo a leggere della genesi della Lamborghini Miura, secondo le puttanate dei giornalisti oppure secondo le interviste rilasciate nel tempo da decine di progettisti che si sono attribuiti questo capolavoro, scopriamo che i fogli dei progetti originali sono completamente neri tante sono le matite che ci hanno scarabocchiato sopra secondo il ritornello trito e ritrito: "la Miura, frutto della matita di pincopallino" sciorinato via via per ogni progettista della terra.
Immagino invece che non si trovi traccia della matita di Kazzui Keccazzao che ha disegnato l'Arna, perchè oltre ad essere un nome di fantasia non sarebbe colpa sua se qualche manager statale ha disposto la produzione di questo aborto disegnato dieci anni prima per una utenza orientale.
Il più grande car designer di tutti i tempi al quale devo riconoscere senz'altro (mio malgrado) un discreto numero valide intuizioni in campo automotive è stato il più straordinario venditore di fumo della storia dell'automobile, scalzato solo di recente dalla posizione dal sopraggiunto Messia della finanza.
E' riuscito a farsi pagare per aver apposto la firma si qualsiasi cagata: dai frullatori, alle gomme ..da masticare, alle moto diesel, alle pistole giocattolo, ai maccheroni per cani, forse anche la piadina.
La storia nascosta dell'Italia dei creatori di auto è quella dei "carrozzieri", tanto mitizzati, i quali erano veramente carrozzieri, impolverati con la tuta sporca, maneggiando martelli di legno per battere le lastre alcuni di loro si sono scoperti stilisti, molti altri hanno sfruttato giustamente le intuizioni e le idee dei giovani schiavi che avevano a bottega quando si è cominciato a dover fare i bozzetti.
segue...
Honda Cars
Considerazioni sulla gestione completamente fallimentare del business in Europa
Venticinque anni di occasioni buttati nel cesso.
Giapponesi superficiali
Presunzione ed ostinazione a non ascoltare i segnali della culla dell'automobile
Cultura nipponica esageratamente sensibile alla deferenza degli occidentali: (slap slap, lecco bene Toshiro san?)
Modelli inguardabili
Ostinazione a scimmiottare (male) prodotti tedeschi
Allestimenti da terzo mondo
Cilindrate di fantasia
Tempi di reazione biblici (vedi diesel)
Hanno generato un misero business flop in Europa per il fabbricante delle migliori (globalmente) automobili del mondo.
..parlo di migliori, non di lussuose, belle, affascinati, veloci ecc...
Segue...
Tenere SEMPRE le braccia (e le gambe) dentro la macchina!
di Bruno A. Sforzini 24 luglio 2014
Uno dei tanti comportamenti stradali fra più ingenuamente stupidi.
Immagino che ognuno di noi abbia osservato sovente sopratutto nella stagione estiva individui che sporgono o lasciano ciondolare un arto fuori della sagoma del veicolo (volgarmente un braccio fuori dal finestrino). Le motivazioni dell'atto sono molteplici: dalla ricerca di refrigerio per mezzi sprovvisti di climatizzatore, all'impressione di sentirsi più liberi (?) al piacere di sentirsi accarezzare la pelle dall'aria, innocente trasgressione ecc.ecc.
Quale sia la motivazione si tratta di un comportamento immensamente stupido e rischioso.
Non che gli individui che lo mettono in atto siano stupidi, solo che semplicemente non ci pensano.
La mia intenzione è quella di sensibilizzare gli utenti della strada sui rischi connessi a questa ingenuità che vanno dalla perdita della vita, alla perdita di un arto (una della ipotesi più tremende nella mia mente dopo la morte) a dolorose lesioni derivanti dall'"incontro" con uno schifoso insetto.
Qualcuno dei lettori è un motociclista? Avete mai sperimentato il "contatto" involontario con un calabrone?
Io sì, molte volte nella vita. Nonostante la mia moto sia dotata di bellissimi paramani, per oscuri principi aerodinamici la schifosa bestiaccia sarà in grado di aggirare tutte le barriere difensive (paramano appunto, guanti, giubbotto ecc.) ed andare a spiaccicarsi in una porzione del tuo corpo che nemmeno immaginavi fosse vulnerabile.
Tutto ciò non prima di averti impalato col suo maledettissimo siringone e averti iniettato TUTTO ciò che poteva: tossine, stomaco e cervello compresi (se ne avesse), se ipotizziamo un millesimo di secondo tra l'impatto e la morte spappolante si resta stupefatti di come tutto ciò possa avvenire compiutamente con effetti indimenticabili.
Mi piacerebbe che il signor Bloch, facesse spiegare al suo personaggio Murphy delle relative "Leggi" come mai, qualsiasi sia la bestia, la velocità, l'angolo di impatto, la marca della moto, invariabilmente il micidiale pungiglione si pianterà sempre nelle tue carni al pari della fetta biscottata che cade sempre sul tappeto dalla parte imburrata.
Se non li avessi visti in foto oppure posati da qualche parte potrei pensare che i calabroni sono fatti come i chiodi a quattro punte dei film di 007 (per gli ignoranti che continuano a parlare di chiodi a tre punte, specifichiamo con tre sole punte che non potrebbero stare in piedi ne bucare) oppure come i ricci delle castagne che hanno aculei ovunque!
Nonostante la divagazione, se si conduce un veicolo i rischio connesso ad un trauma improvviso sarà facilmente ipotizzabile in una brusca reazione che potrebbe causare la perdita del controllo del veicolo stesso.
Giungiamo al termine delle mie considerazioni spiegando che queste ultime scaturiscono principalmente da una esperienza di vita per mia fortuna indiretta:
Agli albori della mia carriera lavorativa (aimè ora sono solo in disoccupato) sono stato brillante tecnico di supporto alla rete delle assistenze di una importante azienda automobilistica SERIA, dai due aggettivi impiegati si capisce che non si tratta di italian brands ovviamente.
Ero in missione presso un grande concessionario della Lombardia per analizzare e risolvere una questione tecnica relativa ad una trasmissione automatica (bestia rara a fine anni '80).
mentre ascoltando le sensazioni del cliente ero preso da un certo sgomento dal fatto di trovarmi al cospetto di un ragazzo di poco più di vent'anni al quale mancava l'avambraccio destro. Una volta esaminato i particolari meccanici e dettate le disposizioni del caso ho ricevuto inaspettatamente dall'interessato il racconto sulla origine della sua menomazione: una banale uscita di strada, l'auto che si adagia con la fiancata in un fossato, il braccio però era fuori dal finestrino aperto.
E' da allora che redarguisco immediatamente chi tiene le zampe fuori dal finestrino e trasalisco quando vedo la gente per strada quando lo fa.
Alcuni lo sanno altri no ma, secondo voi qual'è la funzione dei quelle reti di plastica che si vedono sui finestrini delle auto da competizione da turismo, NASCAR e da fuoristrada?
Lo scopo di questa mia è che la gente ci pensi si eviti così delle inutili sofferenze per tutta la vita.